Palazzo Ducale

Palazzo Ducale

HENRI ROUSSEAU. Il Candore Arcaico

Sezione 6

HENRI ROUSSEAU
Il candore arcaico

6 marzo – 6 settembre 2015
Venezia, Palazzo Ducale – Appartamento del Doge

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Prorogata fino al 6 settembre 2015

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DE RERUM NATURA

La sala è dedicata a un aspetto particolare della produzione del Doganiere, in relazione con opere di altri artisti, il cui significato va però ben oltre il riferimento diretto all’iconografia.

Degas, Odilon Redon, Toulouse-Lautrec, Pissarro non ci hanno tramandato i loro giudizi critici sul Doganiere. Nell’88 un critico dimenticato, Gustave Coquiot, lo trovava ‘pittore naturalista che si eleva talvolta alla bellezza classica’; ch’è giudizio meno fuori senso di quanto appaia”. Così scrive il critico Giovanni Artieri nel 1969, nell’introduzione al catalogo generale di Rousseau pubblicato da Dora Vallier.

E di bellezza parla anche Giorgio Morandi, che già negli anni Dieci apprezza la produzione di Rousseau, scoperta attraverso le pubblicazioni circolanti in Italia in quel periodo, paragonandolo a Cézanne, qui presente con Mele e arance, una delle più importanti prove in questo genere realizzate dal maestro di Aix-en-Provence alla fine degli anni novanta dell’Ottocento.

L’opera del Maestro della fruttiera lombarda porta anche in questa sala la testimonianza di quella contiguità tra la visone dell’antico e l’arcaismo dei maestri moderni. Anche in Paula Modersohn-Becker, come per Morandi, non si può parlare di diretta derivazione da Rousseau ma di suggestione; le atmosfere arcaicizzanti delle pittrice tedesca, spesso associata al gruppo Die Brucke (Il Ponte), ricordano la “purificazione” che il Doganiere realizza nelle sue opere.

Diretto è invece il contatto tra Rousseau e Soffici, primo divulgatore della sua arte in Italia e suo committente, nel marzo 1910, proprio della natura morta con caffettiera qui esposta. Soffici è il primo a pubblicare un articolo sul Doganiere nel nostro paese, con il testo Henri Rousseau, uscito nella rivista fiorentina “La Voce” il 15 settembre 1910.