La macchina territoriale.
La progettazione della difesa nel Cinquecento veneto
di Ennio Concina, a cura di Alberto Pérez Negrete, con Jasenka Gudelj ed Elisabetta Molteni, presentazione di Elisabetta Concina, Roma, Officina Libraria, 2024
Mercoledì 16 aprile 2025, ore 17.00
Venezia, Palazzo Ducale, Chiesetta
Intervengono
Chiara Squarcina, Direttrice Scientifica, Fondazione Musei Civici di Venezia
Elisabetta Concina, Restauratrice e storica dell’arte, Università di Bologna
Jasenka Gudelj, Professoressa di Storia dell’Architettura, Università Ca’ Foscari, Venezia
Elisabetta Molteni, Professoressa di Storia dell’Architettura, Università Ca’ Foscari, Venezia
Alberto Pérez Negrete, Borsista, Università Ca’ Foscari, Venezia
Giuliana Mazzi, Già Professoressa di Storia dell’Architettura, Università di Padova
Federico Bulfone Gransinigh, Assegnista di ricerca presso Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara – Università degli Studi dell’Aquila
A più di quarant’anni dalla sua pubblicazione, La Macchina Territoriale (Laterza, 1983) è ancora un testo fondamentale per gli specialisti di architettura militare e per capire le componenti culturali e storiche delle trasformazioni del territorio e delle città. In questa ricerca pionieristica, Ennio Concina ha considerato il territorio per la prima volta come «macchina da difesa» nel nuovo assetto fortificatorio dei territori veneziani dopo i conflitti scatenati dalla Lega di Cambrai (1508-1516). Una puntuale ricostruzione storica e documentaria dell’ampio dibattito sul ruolo dell’architettura, dell’arte militare e delle istituzioni nel «far la città». Uno studio che offre ancora oggi nuovi spunti di riflessione agli studiosi sia rispetto ai contenuti sia dal punto di vista metodologico e critico.
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Ennio Concina (Venezia, 1944-2013), storico dell’architettura, ha insegnato all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (1974-1995), alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trieste (1987-1990) e all’Università Ca’ Foscari di Venezia (1995-2010). Tra gli argomenti affrontati nelle sue ricerche vi sono il rapporto tra grandi centri urbani e periferia, la storia dell’architettura veneziana, bizantina e omayyade e l’architettura militare. Tra le sue monografie, celebri e ancora fondamentali sono: Structure urbaine et fonctions des bâtiments du XVIe au XIXe siècle. Une recherche à Venise (Venezia 1982); Venezia nell’età moderna. Struttura e funzioni (Venezia 1989); Storia dell’architettura di Venezia: dal VII al XX secolo (Milano 1995); Le arti di Bisanzio: secoli VI-XV (Milano 2002); Tempo Novo. Venezia e il Quattrocento (Venezia 2006).
Elisabetta Concina, restauratrice diplomata presso la Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna, specializzata in storia dell’arte medievale e moderna, dottore di ricerca in Storia delle Arti, collabora con enti e istituzioni ad attività di divulgazione e ricerca, partecipando, tra l’altro, alla redazione del progetto generale di restauro della basilica della Natività di Betlemme, quale membro del gruppo di lavoro dell’Università La Sapienza di Roma. Ha insegnato presso la Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano.
Jasenka Gudelj, docente di storia dell’architettura e ricercatore presso l’Università di Zagabria (dal 2000 al 2020), l’Università di Pittsburgh (nel 2009) e la Bibliotheca Hertziana (nel 2012), studia in particolare la storia dell’architettura della regione adriatica in prospettiva comparata. Tra le altre sue pubblicazioni vi sono diverse curatele e numerosi articoli sulle reti e gli snodi della circolazione del sapere architettonico, soprattutto nella zona dell’Adriatico orientale in età moderna.
Elisabetta Molteni, Professoressa associata di Storia dell’architettura presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa di storia dell’architettura in età moderna. I suoi interessi di ricerca fanno perno sulla storia di Venezia e dei territori della Serenissima in Italia e nel Mediterraneo.
Alberto Pérez Negrete ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’Architettura con uno studio incentrato sull’architettura militare provvisoria del tardo Quattrocento e del primo Cinquecento (Venezia, Istituto Universitario di Architettura – Siviglia, Escuela Técnica Superior de Arquitectura). Nel 2019 è stato borsista presso la Fondazione Giorgio Cini Onlus. Ha curato alcune mostre in occasione del quarto centenario della nascita di Francesco Morosini, tra cui Francesco Morosini in guerra a Candia e in Morea (Venezia 2019) con Elisabetta Molteni e Silvia Peressutti.
Giuliana Mazzi, Già professoressa ordinaria di Storia dell’Architettura, ha insegnato presso le Università di Udine e di Padova. Ha svolto attività di ricerca nel campo della Storia dell’architettura, della città e del territorio. In particolare si è occupata di architetti e ingegneri durante la Serenissima Repubblica, con speciale riguardo alla figura di Michele Sanmicheli, di cultura professionale dell’Ottocento e nel primo Novecento, di città e architettura nel Veneto tra le due guerre.
Federico Bulfone Gransinigh, architetto, PhD in Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, è stato ricercatore presso le Università di Chieti-Pescara e dell’Aquila. Dal 2022 è Ricercatore Associato dell’Accademia di Architettura di Mendrisio. E’ co-direttore del 3arc – Ancient Art Architecture Reception Center. Si occupa principalmente dei temi legati al cantiere della decorazione a stucco, in Italia e Polonia, delle tecniche costruttive e dei materiali nei grandi cantieri d’epoca moderna in Abruzzo, Friuli e nei territori dell’Innerösterreich.
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Ingresso su invito fino ad esaurimento posti disponibili