In concomitanza con il grande evento dell’America’s Cup, che proprio a Venezia dal 12 al 20 maggio 2012 ha organizzato le gare di qualificazione, Palazzo Ducale a partire dal 18 maggio espone una ricca selezione della prestigiosa collezione di portolani e carte nautiche provenienti dalle raccolte del Museo Correr.
Nella suggestiva Sala dello Scrutinio trovano spazio rarissimi pezzi di cartografia nautica: si tratta di carte nautiche, atlanti e portolani, datati tra il XIV e il XVIII secolo, espressione della grande cultura nautica veneziana, cui si aggiungono libri di navigazione, a completare un percorso ricco di curiosità e di sicuro interesse per quanti vanno per mare.
A cura di Camillo Tonini e Diana Cristante, la mostra rappresenta, dopo Feste Ducali, il secondo capitolo delle esposizioni dossier 2012 di Palazzo Ducale realizzate con opere provenienti dai vasti e articolati fondi della Fondazione dei Musei Civici di Venezia ed è visitabile con l’orario di Palazzo Ducale e il biglietto dei Musei di Piazza San Marco.
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La Fondazione Musei Civici di Venezia custodisce al Museo Correr una preziosa collezione di cartografia nautica con pezzi databili dal Trecento al Settecento, che rappresentano le diverse tipologie di queste opere nate dal connubio tra pratica marinaresca, conoscenze geografiche e perizia nella miniatura.
Si tratta di mappe singole o riunite in atlanti o portolani, dove protagonisti sono i porti e le coste, graficamente rappresentati o descritti con essenziali dati tecnici: manufatti di pregio più destinati ai collezionisti e alle case degli armatori piuttosto che alle biblioteche di bordo.
Questi raffinati prodotti della cartografia antica ebbero una larga e fortunata stagione di produzione e in questo campo Venezia fu uno dei centri d’eccellenza.
Il comune denominatore grafico di queste rappresentazioni è il caratteristico fitto reticolo di linee rette che si intersecano secondo le diverse angolazioni a partire dal prolungamento dei raggi di una rosa dei venti spesso riccamente decorata posta al centro e di altre sedici rose collocate ai bordi della carta. Con questa tecnica si riusciva a ingabbiare in modo empirico lo spazio marino in una griglia di riferimento che permetteva ai naviganti di orientarsi con l’aiuto della bussola anche in assenza di visibilità, durante la navigazione notturna e nelle tratte di mare aperto.
Tra le opere in mostra si segnalano in particolare le rare carte nautiche su pergamena di Francesco Cesanis, veneziano, e Grazioso Benincasa, anconitano, i raffinati atlanti di Battista Agnese, genovese, e i portolani di fine Seicento del capitano di pubbliche navi veneziane Gaspare Tentivo.