Palazzo Ducale

Palazzo Ducale

La Quadreria

Sala del Magistrato alle Leggi

Questa sala ospitava la magistratura dei Conservatori ed esecutori delle leggi e ordini degli uffici di San Marco e di Rialto, creata nel 1553 e affidata a tre patrizi che avevano il compito di far osservare la normativa che regolava l’avvocatura.
A Venezia, città mercantile per eccellenza, il settore giudiziario rivestiva enorme importanza (si pensi in primo luogo allo sterminato numero di cause, liti e processi innescati dalla presenza di un vasto mercato come quello di Rialto) anche perché basato non sul diritto imperiale o comune o romano, ma su una prassi del tutto peculiare alla civiltà lagunare.

 

OPERE ESPOSTE:

Giambattista Tiepolo (1696-1770)
Nettuno offre a Venezia i doni del mare (1756-1758)
Olio su tela

Venezia è raffigurata distesa come una bellissima regina; indossa il mantello dogale e si appoggia sul leone, simbolo della Serenissima. Con la mano indica il dio del mare Nettuno che le riversa sui piedi una cornucopia ricca di doni: i coralli e le perle rappresentano i domini della Repubblica, le monete d’oro e i gioielli fanno invece riferimento alla ricchezza generata dai commerci. L’immagine restituisce alla perfezione il mito di Venezia che la sua classe dirigente intendeva perpetuare, nonostante l’oggettiva debolezza politica e militare in cui versava lo Stato nei decenni che precedevano la sua caduta, avvenuta nel 1797.
Il dipinto fu realizzato da Giambattista Tiepolo per sostituire quello di soggetto simile, eseguito in precedenza da Jacopo Tintoretto per uno scomparto del soffitto della Sala delle Quattro Porte di Palazzo Ducale. Questa commissione diede occasione a Tiepolo, in quegli anni già fortemente interessato alla ripresa della pittura veneziana del Cinquecento, di immergersi ancor di più in questa tradizione, guardando in particolare alle opere realizzate da Paolo Veronese per le sale di Palazzo Ducale.

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