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Percorsi e collezioni

Percorsi di visita

Il percorso di visita suggerito non segue linearmente i singoli piani del Palazzo, ma traccia un itinerario che sale e scende attraversandoli più volte.
Dal piano terra, dove sono ospitati i servizi al pubblico, il percorso comincia con il Museo dell’Opera e, passando attraverso lo straordinario cortile, prosegue verso le sale superiori del Palazzo con la visita delle preziose stanze dell’Appartamento Ducale, al primo piano, e delle Stanze Istituzionali che si sviluppano tra il secondo piano e il piano delle Logge, per concludersi infine con la visita all’Armeria, alle Sale della Quadreria e alle Prigioni.

Ci sono poi gli Itinerari Segreti e i Tesori nascosti del doge, che non fanno parte del normale percorso del Palazzo, ma sono percorsi speciali visitabili solo a condizioni particolari.

Il Museo dell’Opera

Uno dei più importanti piani di restauro dei tempi moderni fu varato a partire dal 1875, e coinvolse sia le facciate del palazzo che gli antichi capitelli del portico terreno e del loggiato: ben 42 di questi capitelli, particolarmente antichi, preziosi o fragili vennero allora sostituiti da copie e gli originali, dopo un accurato lavoro di restauro furono esposti, e ancora oggi visibili, nel Museo dell’Opera, ospitato al piano terra del Palazzo e destinato a raccogliere queste ed altre importanti vestigia architettoniche di Palazzo Ducale. L’allestimento attuale si sviluppa in sei sale.

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dettaglio museo dell'opera

Il cortile e le Logge

Il cortile consente di ammirare le due ali più antiche del palazzo – più semplici e severe – e l’ala rinascimentale che ha una decorazione più ricca e che culmina, sul fondo, con la Scala dei Giganti, antico ingresso d’onore, con le due colossali statue di Marte e Nettuno, scolpite da Sansovino nel 1565. La scala, ideata da Antonio Rizzo, è contigua all’Arco dedicato al Doge Francesco Foscari (1423 – 1457), collegato alla Porta della Carta attraverso l’androne Foscari, da cui oggi, nel percorso di visita, si esce dal palazzo.

Il piano delle logge consente invece un giro lungo le tre ali est, sud e ovest del palazzo, con suggestivi punti di vista sul cortile e sulla Piazzetta San Marco. Il percorso di visita prevede qui, provenendo dalla Scala dei Censori e dirigendosi verso la Scala d’Oro per salire ai piani superiori, il passaggio lungo l’ala rinascimentale, dove sono  incastonate diverse “bocche di leone” , in cui, a partire dalla fine del XVI secolo, potevano essere introdotte denunce di crimini o malversazioni.

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cortile palazzo ducale

Le Sale Istituzionali

Inizia con l’Atrio Quadrato il lungo percorso attraverso le Sale Istituzionali del Palazzo, dove si svolgeva ai massimi livelli la vita politica e amministrativa della repubblica, per secoli oggetto d’ammirazione: stupivano la sua immutabilità – peraltro mai codificata, mai posta per iscritto – e la sua efficienza capace di sfidare il tempo, garantendo la pace sociale.

Si attraversano quindi le sale dei principali organi di governo della Repubblica: dal Maggior Consiglio, al Senato, al Collegio, e delle più importanti magistrature di giustizia, dal Consiglio dei Dieci alle Quarantie. In tutte le sale il programma decorativo è sempre profondamente coerente con la celebrazione delle virtù dello Stato e delle funzioni da esso svolte.

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sala maggior consiglio

La Quadreria

L’attuale riallestimento della Sala della Quarantia Criminale, della Sala dei Cuoi e della Sala del Magistrato alle Leggi, si inserisce nella tradizione che, a fianco degli apparati decorativi “istituzionali”, presentava anche dipinti da cavalletto, provenienti da collezioni private. Riferendosi alla secolare presenza di dipinti fiamminghi in Palazzo, si è deciso di esporre nella Sala dei Cuoi alcune opere fiamminghe, tra le quali vi è l’unica superstite di quelle offerte alla pubblica fruizione a partire dal 1615: la Visione apocalittica già attribuita al Civetta e oggi più opportunamente ricondotta ad anonimo seguace di Bosch.
Nelle altre sale sono esposti capolavori di Giovanni Bellini, Carpaccio, Tiziano e Giambattista Tiepolo, maestri sommi dell’arte veneziana.

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sala Magistrato alle leggi

Le Prigioni

La visita alle Prigioni comincia con una piccola scala in discesa che dalla Sala del Magistrato alle Leggi conduce in uno stretto corridoio che non è altro che uno dei due attraversamenti del celebre Ponte dei Sospiri.

Dal ponte si accede alle Prigioni Nuove, edificio cinquecentesco destinato a funzioni carcerarie con sale ad uso dei magistrati, costruito al di là del rio di Palazzo, con il proposito di migliorare le condizioni di vita dei prigionieri con celle più grandi, illuminate e areate.  Le Prigioni Nuove rappresentano per l’epoca in cui sono state erette uno dei primi esempi, se non il primo in Europa, di costruzione isolata a blocco, unifunzionale, destinata a prigione di Stato.

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Prigioni Nuove a Palazzo Ducale

L'Armeria

Le sale dell’Armeria costituiscono oggi un prezioso museo di armi e munizioni di diversa provenienza, il cui nucleo è documentato fin dal XIV secolo e, al tempo della Repubblica, era affidato alle cure del Consiglio dei X e caratterizzato da strumenti bellici prontamente fruibili da parte degli armigeri di guardia al Palazzo e, nelle congiunture più delicate, dagli arsenalotti, cioè le maestranze, estremamente qualificate e organizzate del grande complesso dell’Arsenale.
La collezione d’armi, arricchita da preziosi cimeli, venne parzialmente dispersa dopo la fine della Repubblica. Oggi consta di oltre duemila pezzi.

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Armeria di Palazzo Ducale veduta

Percorsi Speciali

Non compresi nel normale percorso di visita, Palazzo Ducale offre due itinerari speciali visitabili solo su prenotazione, per un numero limitato di visitatori con accompagnatore specializzato.

Gli “Itinerari segreti di Palazzo Ducale”, che si snodano lungo alcune delle stanze in cui, nei secoli della Serenissima, si svolgevano attività delicate e importanti legate all’amministrazione dello Stato e all’esercizio del potere e della giustizia.

I “Tesori nascosti del doge”, un percorso affascinante, inconsueto e a tratti panoramico, nei luoghi riservati al doge situati nell’ala di Palazzo Ducale contigua alla Basilica, che ha come fulcro i suggestivi ambienti della Chiesetta e dell’Antichiesetta del Doge.

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Chiesetta del doge