Sala delle Quattro Porte – I lavori in corso
Il presente restauro costituisce il lotto I e II di un ampio piano di interventi che coinvolgerà nei prossimi anni gli apparati decorativi della sala.
Sono attualmente interessati dai lavori la grande volta con stucchi e affreschi e i quattro portali lapidei sormontati da gruppi scultorei e tele dipinte a monocromo.
Gli interventi consisteranno in una preliminare verifica all’estradosso dello stato conservativo delle strutture lignee di sostegno della volta e nell’eventuale consolidamento e integrazione dei sistemi di sospensione della stessa. Seguiranno gli interventi di superficie all’intradosso finalizzati a risolvere il precario stato conservativo dei dipinti, degli stucchi e dei materiali lapidei che avendo subito nei secoli numerose manomissioni con materiali inappropriati, si mostrano alterati nel colore e in parte lacunosi nella decorazione. Saranno effettuate operazioni di consolidamento, pulitura, integrazione e protezione con materiali compatibili ai materiali originari, atti a ridare integrità e leggibilità alle opere e a garantire la piena ritrattabilità nei futuri interventi manutentivi.
Durante il percorso di visita a Palazzo Ducale potrete osservare le operazioni di restauro su alcune tele dipinte in uno speciale laboratorio allestito appena fuori dalla Sala del Maggior Consiglio.
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La Sala delle Quattro Porte
La Sala delle Quattro Porte è uno degli spazi pubblici più prestigiosi di Palazzo Ducale. Questo ambiente dà accesso alle stanze in cui si riunivano un tempo alcuni tra i più influenti organi politici della Repubblica di Venezia, quali il Senato, il Collegio e il Consiglio dei Dieci. Ai tempi della Serenissima, patrizi influenti, diplomatici stranieri e ospiti reali varcavano le soglie di questa sala per raggiungere i loro uffici e incontrare i funzionari governativi.
Dopo il disastroso incendio dell’11 maggio 1574, che causò danni significativi al palazzo, fu avviata una tempestiva campagna di ricostruzione che coinvolse i maggiori artisti del tempo. L’architetto ufficiale della Repubblica, Antonio da Ponte, supervisionò il progetto al quale contribuì Andrea Palladio. Tra il 1575 e il 1576, Giovanni Battista Cambi, noto come il Bombarda, scolpì le modanature in stucco e le sculture mitologiche del soffitto, mentre di lì a poco fu la volta a essere adornata con intricate decorazioni a grottesche. Tra il 1576 e il 1577 Jacopo Tintoretto affrescò il soffitto e le lunette, creando scene allegoriche ideate dall’umanista Francesco Sansovino per glorificare la fondazione mitica di Venezia, la sua indipendenza e le sue virtù. A causa dello stato precario di conservazione, molti degli affreschi furono restaurati e parzialmente ridipinti da Nicolò Bambini nel 1713.
Le quattro porte monumentali, progettate da Andrea Palladio, presentano statue scolpite da alcuni dei massimi artisti della Venezia di fine Cinquecento: Alessandro Vittoria, Giulio del Moro, Francesco Castelli e Girolamo Campagna. Il programma iconografico fu ideato per raffigurare le virtù associate alle rispettive sale a cui ogni porta dava accesso.
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Il restauro è realizzato grazie al contributo di SAVE VENICE >
Finanziato in parte attraverso Art Bonus





